20.01.2020 - ALVARO ZERBONI
I 100 anni di Federico Fellini
Alvaro Zerboni – Ex Direttore L’Eternauta e Playboy Italia – ci racconta la sua amicizia con Federico Fellini in occasione dei 100 anni dalla sua nascita. Il 20 gennaio 1920 nasceva Federico Fellini, considerato uno dei più importanti registi della storia del Cinema. Uomo straordinario, geniale manipolatore di fantasie, fascinoso creatore di capolavori del grande schermo: I vitelloni, La strada, Le notti di Cabiria, La dolce vita, 8 e 1⁄2, Amarcord… e tanti altri ancora. Vincitore di cinque premi Oscar, della Palma d’oro al Festival di Cannes, del Leone d’oro alla carriera al Festival di Venezia, due volte vincitore del Festival di Mosca. Oggi – da Londra a Los Angeles, da Madrid a Tokio – si celebra in tutto il mondo il centenario della sua venuta al mondo. A Rimini, dove il Maestro è nato, avrà luogo nelle sale di Castel Sismondo l’apertura della mostra – in seguito itinerante – dell’evento ‘Fellini 100 genio immortale’. La mia amicizia con Fellini ebbe inizio quando entrambi eravamo molto giovani. In quel periodo collaboravo con altri ragazzi ventenni alla realizzazione di un cartone animato di cui Federico aveva scritto soggetto e sceneggiatura: ‘Hallò Jeep!’ prodotto dalla società cinematografica che contemporaneamente stava girando ‘Roma città aperta’. Fellini, che aveva contribuito alla stesura della sceneggiatura, fungeva da assistente alla regia di Rossellini. Gli uffici della Nettunia Film a Roma erano in un unico stabile, pertanto ogni tardo pomeriggio Federico faceva la spola tra il salone dove disegnavamo il suo ‘cartoon’ e la stanza attigua dove lo staff della produzione del film si riuniva per discutere su quello che era stato realizzato quel giorno. Fellini era più grande di noi di qualche anno ma si intratteneva volentieri con noi fino a tardi e inevitabilmente finivamo sempre per ridere e scherzare insieme. Rimanemmo in contatto fino a quando – pochi anni dopo – decisi di trasferirmi in sudamerica. Ci ritrovammo al mio rientro dalla lunga mia permanenza all’estero. Erano passati parecchi anni, fu lui stesso a cercarmi quando venne a conoscenza che insieme a Oreste del Buono e Alberto Ongaro stavo pubblicando un mensile a fumetti, un genere da lui molto amato. In occasione di una delle nostre chiacchierate telefoniche notturne gli dissi che in un prossimo numero de ‘L’Eternauta’ – questo il nome della pubblicazione – avevo intenzione di dedicargli un inserto di 16 pagine e gli chiesi un contributo di un suo ricordo giovanile. Nonostante i suoi impegni. Dopo qualche giorno mi fece pervenire un delizioso racconto. Apparve con il titolino ‘Amarcord’ nel numero 43 di Gennaio 1986. Quando uscì la rivista gliela mandai e lo chiamai per ringraziarlo. Gli chiesi se quell’episodio così divertente era accaduto veramente. Mi rispose con una risata: “E’ passato tanto tempo da allora…Sì sono certo che sia successo… ma non potrei giurarci… Ho tanti ricordi di quei giorni… soprattutto quel mare così azzurro e pulito… i giochi sulla spiaggia con i piccoli amici… a volte i ricordi si confondono con i sogni… Non immagini quanto mi piacerebbe tornare a quell’età così spensierata e felice…”. Successivamente, nel periodo in cui dirigevo l’edizione italiana di ‘Playboy’ accettò più volte di sottoporsi a delle interviste. In una di esse, alla domanda: “Considerata la qualità dei tuoi disegni, non hai mai pensato seriamente di metterti a dipingere?” Fellini rispose: “Quando accetterò finalmente la vecchiaia, potrò fare tutte le cose che ho rimandato, come leggere tutti i libri che non ho avuto il tempo o la pazienza di leggere, ascoltare musica, dedicarmi più a me stesso e, in mezzo a tutto questo, anche dipingere”. A volte, guardando il cielo, quando il vento sembra divertirsi a comporre con le nuvole delle immagini suggestive, mi viene da sperare che Federico riesca, prima o poi, ad offrirci una magica visione della Dolce Vita che sta godendosi lassù…